Il recente incontro del progetto EU ENOUGH, organizzato questa settimana a Lovanio dalla KU Leuven, ha riscosso un successo clamoroso.
Dal 17 al 19 settembre, il progetto ENOUGH ha avuto un interessante incontro a Leuven, organizzato da KU Leuven, per rivedere i progressi dei dimostranti mentre il progetto entra nel suo ultimo anno. La manifestazione ha offerto l’occasione per discutere in modo approfondito ridurre le emissioni di gas a effetto serra e la sostenibilità nel l’industria alimentare, invitando al contempo partecipanti esterni provenienti da altri progetti e organizzazioni a condividere le proprie conoscenze. Tra i temi trattati vi sono imballaggi sostenibili, innovazioni nel settore dei trasporti, refrigeranti naturali e riduzione al minimo di sprechi e perdite alimentari.
La riunione di tre giorni ha offerto una combinazione di workshop interni ed esterni con presentazioni approfondite, discussioni interessanti e visite in loco, durante le quali sono state presentate applicazioni pratiche delle tecnologie per il risparmio energetico e di emissioni di gas a effetto serra.
Primo giorno: discussioni interne sul dimostratore
La prima giornata del l’incontro dei partner di ENOUGH è iniziata con un caloroso benvenuto, che ha preparato il terreno per una serie produttiva di discussioni incentrate su soluzioni innovative nel settore del l’efficienza energetica e della sostenibilità nei sistemi alimentari.
Demo 6 ha dato il via alla giornata, presentata da Marteen Hertog della KU Leuven. Il focus era sulle soluzioni di imballaggio climaticamente neutre per mirtilli e fragole, evidenziando come l’imballaggio possa ridurre le perdite di prodotto e le emissioni di gas serra. In seguito, la demo 5 di Pieter Verboven, anch’egli del KU Leuven, ha esaminato la tecnologia di stoccaggio basata su RQ Dynamic Controlled Atmosphere (DCA) volta a ottimizzare la gestione dei negozi refrigerati mantenendo al contempo la qualità della frutta.
Dopo una meritata pausa pranzo, le sessioni pomeridiane sono iniziate con la Demo 9, dove Robin Campbell di LSBU ha presentato il potenziale di estendere la Demand Side Response (DSR) nei supermercati, integrando lo stoccaggio termico dell’energia (TES) gestire efficacemente i picchi di consumo energetico. Alan Foster ha poi condiviso le sue osservazioni su Demo 10, che ha esaminato l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) negli espositori dei supermercati per migliorare l’efficienza energetica.
Denis Leducq, del l’INRAE, ha poi condotto la discussione sulla Demo 11, che ha messo in evidenza l’integrazione delle unità TES direttamente negli espositori dei supermercati, con l’obiettivo di ottimizzare l’energia e migliorare il bilancio della rete.
La giornata si è conclusa con una pausa caffè, seguita dalla Demo 16, presentata da Alan Foster, che ha messo in luce l’iniziativa RESHARE che esplora il recupero del calore dai sistemi di stoccaggio refrigerati. Infine, Michael Palacz della Silesian University ha completato le discussioni con Demo 12, che si è concentrata sulla tecnologia di liofilizzazione per lo stoccaggio a lungo termine degli alimenti
Alla fine della giornata, i partecipanti si sono riuniti per cenare per riflettere sugli sforzi collettivi e sulle idee innovative della giornata e per guardare avanti verso ulteriori progressi nelle pratiche sostenibili nel settore alimentare.
Secondo giorno: riunione interna (seconda parte)
La seconda giornata è iniziata con la dimostrazione 7: Fresh and Green Delivery di Francesco Fabris del CNR, incentrata su un’unità di refrigerazione per il trasporto progettata per ridurre l’uso di energia e le emissioni attraverso refrigeranti naturali e veicoli elettrici a batteria. Le prime osservazioni hanno mostrato che il CO2 ha superato l’R134a in termini di efficienza e riduzione del carbonio, sebbene permangano sfide nella progettazione e nell’integrazione.
Francesco ha presentato la demo 8: TES Last Mile Delivery, che utilizza scatole isolate con piastre eutettiche per la refrigerazione passiva. Questo metodo ha mantenuto in modo efficace le basse temperature, ma ha sollevato preoccupazioni di sicurezza sull’uso del propano. Le discussioni hanno favorito la collaborazione tra i partner.
Il workshop interno è stato completato da una discussione generale su tutti i siti dimostrativi, guidata da Silvia Minetto (CNR). Il principale obiettivo era di individuare in che modo l’anno rimanente del progetto possa essere utilizzato in modo efficiente per conseguire i risultati previsti e massimizzare l’impatto e la portata del progetto.
Secondo giorno: workshop esterno nel l’industria
Il workshop ENOUGH ha riunito diverse parti interessate per presentare soluzioni volte a ridurre al minimo le emissioni nelle catene di approvvigionamento alimentare, tra cui i progetti gemelli del l’UE Agro2Circular e ZeroWaste. Bart Nicolai della KU Leuven ha accolto i partecipanti, preparando il terreno per le discussioni sul progetto ENOUGH e sui suoi dimostratori.
Kristina Norne Widell, del SINTEF, ha fornito una panoramica del progetto ENOUGH, seguita da Silvia Minetto, che ha evidenziato i dimostratori del progetto.
Pieter Verboven ha discusso il risparmio energetico attraverso l’immagazzinamento in atmosfera controllata dinamica (DCA), mentre Ann Schenk del VCBT ha condiviso le misure per migliorare l’efficienza energetica nei negozi di refrigerazione. Marteen Hertog ha presentato innovazioni sostenibili nel settore del l’imballaggio per la frutta fresca, mentre Fuensanta Monzó ha spiegato come gli imballaggi biodegradabili possano essere ricavati dai rifiuti di frutta e verdura.
Dopo una pausa caffè, Antonio Rossetti ha introdotto un sistema di raffreddamento ecologico per la consegna su strada, integrato da informazioni sul settore fornite da Veerle Vandersypt di FreshTrade.
Il workshop si è spostato sul tema dello spreco alimentare, con presentazioni su come migliorare l’efficienza energetica riducendo la perdita di cibo nella catena di approvvigionamento da parte di Shraddha Mehta e Fuensanta Monzó. Fernanda D’Acosta ha discusso l’ottimizzazione della raccolta dei dati per la perdita di cibo e la riduzione dello spreco con l’iniziativa ZeroWaste.
Denis Leducq ha presentato lo strumento ENOUGH per la simulazione delle catene di approvvigionamento, mentre Eline Stuyven ha affrontato le strategie di transizione energetica nel l’industria alimentare fiamminga.
L’evento si è concluso con una discussione e un ricevimento, che ha favorito la collaborazione e la condivisione delle conoscenze tra i partecipanti. Tutto sommato, una seconda giornata molto interessante e di successo con un sacco di interessanti intuizioni.
Terzo giorno: visite in loco
Nell’ultima giornata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare Vandervelpen Fruit e BelOrta, dove sono state presentate soluzioni innovative per la conservazione della frutta in un ambiente pratico.
Alla Vandervelpen Fruit, i partecipanti hanno esplorato un sistema di stoccaggio della frutta in atmosfera controllata dinamica (DCA) in funzione. Questa tecnologia avanzata mira a ottimizzare l’ambiente di stoccaggio, migliorando la qualità della frutta e prolungando la durata di conservazione. Inoltre, i partecipanti hanno osservato un altro dimostratore della KU Leuven che sperimenta con sistemi fotovoltaici agricoli integrati nei frutteti di pere, mostrando approcci innovativi per l’agricoltura sostenibile.
In seguito, il gruppo si è recato alla cooperativa di frutta BelOrta, dove ha esaminato i processi relativi alla selezione, al confezionamento e allo stoccaggio della frutta. La visita ha fornito informazioni su metodi efficienti per la manipolazione dei prodotti freschi e ha messo in luce le migliori pratiche del settore.
I partecipanti hanno goduto del viaggio panoramico nella regione di coltivazione delle mele e delle pere in Belgio, arricchendo ulteriormente l’esperienza e facilitando le discussioni sul futuro della produzione e dello stoccaggio sostenibili della frutta.
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